Il reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono in contatto con la parete dell’esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido. Il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato.
Tuttavia, se questi eventi superano una determinata soglia, in termini di frequenza e durata, si verifica una vera e propria malattia.
La malattia da reflusso gastroesofageo si presenta con sintomi cosiddetti “tipici” (bruciore retrosternale, ossia dietro il petto, e rigurgito acido in bocca) oppure con sintomi “atipici”( Sensazione di nodo alla gola con difficoltà alla deglutizione, difficoltà digestive, nausea, laringite cronica, tosse, raucedine, abbassamento della voce, singhiozzo, asma, dolore toracico.
Quando il disturbo diventa quotidiano, questo può influire decisamente sulla qualità di vita. La malattia da reflusso gastroesofageo è una malattia che è causata da diversi fattori, come quelli alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici. Il tono dello sfintere esofageo inferiore (zona di passaggio tra esofago e stomaco) costituisce una barriera pressoria contro il reflusso ed è il componente più importante del meccanismo anti-reflusso.
Quando la pressione della zona si riduce, come ad esempio durante il passaggio di acqua o cibo, il materiale acido e non-acido risale dallo stomaco all’esofago (anche in condizioni normali). Se la quantità e la durata del reflusso superano una determinata soglia, si verifica la Malattia da Reflusso Gastroesofageo.
Un corretto stile di vita e una corretta alimentazione possono migliorare la malattia. Ridurre il sovrappeso ed evitare pasti abbondanti soprattutto la sera. Eliminare dalla propria dieta : cibi fritti, salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto dolci con creme, carni molto cotte: stracotti, bolliti, ragù, insaccati ,superalcolici, formaggi stagionati.
Limitare il consumo di: cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta, caffè anche decaffeinato, tè, bevande gassate, vino.
Consumare: cereali integrali, frutta e verdura (almeno una porzione a pasto nei casi più gravi prevalentemente cotta o centrifugata), acqua (non meno di 1,5 litri al giorno). Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati. Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca. Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale (nei tagli più magri). Pesce: branzino, sogliola, orata, pesce azzurro molluschi e crostacei (consumo limitato massimo 1 volta a settimana) salmone . Prosciutto crudo, cotto ,bresaola, affettato di tacchino/pollo. Uova (non fritte). Olio extra-vergine di oliva a crudo.